Per gentile concessione dell’UNC, pubblico questo interessante articolo redatto da illustri colleghi, sul ruolo della Chinesiologia unicamente in un regime dove la patologia è già stata trattata e la condizione fisica della persona risulta stabile, ossia come un supporto necessario al fine di migliorare lo stato di benessere di coloro che risultano già essere stati efficacemente trattati con terapie opportune e stabilizzati nella loro situazione di salute. L’azione del Chinesiologo (laureato in Scienze Motorie) opera verso un percorso di Chinesiologia di Rigenerazione, cioè una ripresa funzionale in grado di migliorare le qualità fisiologiche temporaneamente in difetto.
Lo scopo del lavoro è quello di indicare una possibile “ottimizzazione funzionale” raggiungibile tramite l’esercizio fisico (movimento attivo e razionale) che possa aiutare nel recupero dell’autonomia motoria ed indurre benefici cambiamenti che possano ulteriormente consolidare i risultati terapeutici raggiunti, nonché rappresentare un fondamentale intervento di prevenzione primaria.
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Il Chinesiologo: chi è?
Il Chinesiologo è il Laureato in Scienze Motorie, lo “Studioso del Movimento”, ovvero l’esperto del movimento umano a tutto tondo. Dal gennaio 2013 la professione del Chinesiologo (in quanto professionista del movimento) è stata inserita nell’elenco delle professioni organizzate (Legge Quadro 04/2013), da parte dell’Ente di Normazione Italiano e i professionisti possono associarsi in associazioni di categoria per dimostrare ai propri utenti di essere in possesso dei requisiti minimi fondamentali per esercitare la professione (Laurea e monte ore di aggiornamento annuale). Risulta importante per gli utenti che il Chinesiologo presso il quale ci si rivolge sia in regola con la documentazione e possa liberamente esibire la dicitura “CHINESIOLOGO PROFESSIONISTA di cui alle legge 4/2013 ISCRITTO ALL’UNIONE NAZIONALE CHINESIOLOGI CON n…”.