Una buona guida per coloro che s’impegnano in sport di resistenza e ultra resistenza è necessaria per beneficiare di un piano d’idratazione. Questo richiede la conoscenza del proprio tasso di sudore in una determinata condizione, nonché la composizione del sodio nel sudore, che variano soggettivamente. In generale più un evento di resistenza è lungo e difficile, più ha senso avere un piano d’idratazione ben congegnato e un buon piano di idratazione dovrebbe garantire un’idratazione adeguata, prima, durante e dopo (reidratazione) l’esercizio di resistenza.
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L’allenamento 10-20-30 aumenta la prestazione e il profilo di salute in soggetti moderatamente allenati
Sei poco allenato, in sovrappeso, con anche pressione leggermente alta e colesterolo alto? Svolgi un pò di attività fisica, ma vedi pochi risultati sul fisico e sul peso corporeo? Sei un corridore che deve riprendersi dopo un periodo di stop per varie cause e sei in sovrappeso?
Ecco il protocollo che fa per te!
Gunnarson e Bangsbo hanno studiato gli effetti dell’allenamento “10-20-30” che portano miglioramenti importanti sulle tue capacità e su profili importanti della tua salute.
Ti ricordo che come sempre deve essere effettuata una visita medica che attesti il tuo stato di buona salute complessiva e inoltre l’esecuzione del protocollo deve essere adattato alle tue esigenze e alle tue caratteristiche, che vanno approfondite grazie all’aiuto di un professionista del movimento, quale il chinesiologo!
Dieta chetogenica: il presente degli sport di resistenza?
Gli sport di resistenza si basano sulla risintesi dipendente dall’ossigeno dell’adenosina trifosfato (ATP), che richiede sia un’adeguato apporto di ossigeno ai mitocondri, sia la disponibilità di carboidrati (CHO) e combustibili lipidici. Gli atleti vincenti mantengono le massime velocità per tutta la durata della loro prestazione. In effetti il ritmo di gara in molti eventi di resistenza (ad esempio, la maratona o lo sci di fondo) comporta una percentuale molto elevata della massima intensità aerobica di un individuo, mentre in attività più lunghe non basate su un’unica e singola prestazione (ad es. Ironman, gare ciclistiche su strada a tappe), le caratteristiche tattiche, del terreno e della stimolazione fisica sul lungo periodo, richiedono fasi a velocità superiore o inferiore. Le caratteristiche chiave degli atleti di resistenza d’élite, maturate attraverso la genetica e l’allenamento, implicano l’interazione di un’alta massima capacità aerobica (VO2 max), elevata capacità ossidativa muscolare ed elevata economia del gesto esercizio-correlato. Le strategie di allenamento e nutrizione mirano a garantire un’adeguata disponibilità e capacità d’integrare l’uso delle riserve di carburante del muscolo per produrre ATP in base alle esigenze della disciplina; un concetto noto come “flessibilità metabolica”. Vi sono prove concrete che l’adattamento a una dieta chetogenica ad alto contenuto di grassi crea sostanziali cambiamenti cellulari nell’aumento della motilità, del trasporto, dell’assorbimento e dell’ossidazione dei grassi durante l’esercizio, anche negli atleti d’élite che si allenano specificamente per ottimizzare i percorsi ossidativi dei grassi stessi. I cambiamenti e il significato vero circa l’uso dei chetoni muscolari sono ancora sconosciuti e sebbene vi siano prove evidenti che l’adattamento chetogenico riduca l’ossidazione dei carboidrati muscolari, i problemi irrisolti sono molti, come la capacità del cheto-adattamento a lungo termine di ripristinare il contenuto di glicogeno muscolare a livelli normalmente associati a una dieta ricca di CHO e la compromissione della capacità del muscolo di usare il glicogeno per l’ossidazione. Ciò è importante poiché l’ossidazione dei CHO fornisce una fonte di energia più efficace ed efficiente quando l’apporto di ossigeno diventa limitante.
Basi scientifiche per l’allenamento eccentrico di forza “quasi isometrica” (EQI)
Apparentemente coniato da Yuri Verkhoshansky, la contrazione eccentrica quasi isometrica (EQI), nota anche come cedimento, tenuta o isometria eccentrica, ha molte varianti e applicazioni. Tuttavia, per questa revisione, gli esercizi EQI vengono definiti come mantenere una posizione fino all’esaurimento isometrico e resistere al massimo alla fase eccentrica successiva. Teoricamente la componente quasi-isometrica ed eccentrica prolungata consente un grande accumulo di tensione meccanica e stress metabolico che contribuirebbe al miglioramento della capacità di lavoro, alla dimensione muscolare e alla salute del tessuto connettivo.
In questa revisione gli autori hanno sintetizzato e analizzato criticamente la ricerca pertinente e successivamente hanno sviluppato un allenamento EQI ed evidenziato potenziali aree di ricerca futura.
“Uso di accessori di monitoraggio e l’acquisizione di nuove abilità nei corridori di fondo”
Sulla scia degli ACSM’s trend 2020 il presente degli studi riguarda sempre di più il connubio device indossabili e miglioramento dell’esercizio specifico.